Dalle finestre sostenibili alla mission di general contractor il passo è stato breve per noi di SCIUKER Frames. Siamo partiti avvantaggiati soprattutto perché la sostenibilità è un linguaggio che già parlavamo. Non abbiamo cambiato pelle, abbiamo colto un’opportunità importante quella del bonus 110% , estendendo il nostro business dal settore degli infissi che pure ha un ruolo chiave nella transizione ecologica degli edifici, a quello più generale della riqualificazione energetica. Questo è stato possibile perché avevamo già un approccio al business basato in maniera strutturale sulla sostenibilità e perché abbiamo anticipato alcune decisioni strategiche che ci hanno regalato un vantaggio competitivo importante
Il credito di imposta al 50% sugli infissi per l’efficientamento energetico ci aveva già spinto a delle partnership con attori importanti da Deloitte a Enel X. Avevamo capito che quella era la strada, l’attenzione per l’ambiente era già nei nostri processi produttivi. Così, quando il governo ha varato il bonus 110%, avevamo già delle competenze specifiche. Così abbiamo rilevato una società che già operava da general contractor nella riqualificazione immobiliare, quella che oggi è la nostra Sciuker Ecospace, e abbiamo messo insieme la struttura finanziaria essenziale a gestire i crediti di imposta e anche la liquidità necessaria a finanziare i cantieri. Lo scorso novembre per esempio abbiamo siglato un accordo quadro con una primaria Esco che potrà acquistare fino a 51 milioni di euro di crediti di imposta maturati nel cassetto fiscale di EcoSpace. Ma è solo uno degli ingranaggi del motore che abbiamo messo in moto, complesso contratto ibrido pubblico/privato del Bonus 110% richiede infatti un ventaglio di competenze che non possono essere improvvisate, dalla gestione tecnica dei subappalti, all’ingegneria finanziaria. Noi, attrezzandoci per tempo abbiamo acquisito un vantaggio di almeno 10 mesi sulla concorrenza. Oggi ci sono circa 22 milioni di interventi in Italia, noi abbiamo un ruolo da protagonisti con una curva di crescita che non solo è per noi senza precedenti, ma che già ha messo a terra importanti risultati.
Nel solo 2020, in soli due mesi di operatività il nostro general contractor ha fatturato 10,8 milioni di euro, ben oltre i 7,8 milioni preventivati all’avvio delle sue attività. I contratti di appalto nel periodo sono stati pari a 31,2 milioni, ben oltre i 20 milioni stimati inizialmente. Con questi numeri a gennaio ci siamo posti l’obiettivo di far superare a EcoSpace un fatturato da 60 milioni di euro nel 2021. Il primo marzo abbiamo annunciato altri 8 contratti per un valore complessivo di 25,1 milioni di euro. In totale in due mesi abbiamo quindi superato gli obiettivi dell’intero semestre. Fra ordini residui del 2020 (20,4 mln) e acquisiti a gennaio e febbraio (38,7 mln) abbiamo già 59,1 milioni di euro di fatturato potenziale e quindi un backlog che copre il 98,5% degli obiettivi di ricavi dell’intero esercizio.
In definitiva la nostra macchina operativa corre e già ha superato le nostre più rosee aspettative. Siamo ormai uno dei maggiori general contractor con i condomini italiani. Abbiamo chiuso 38 appalti, avviato tantissimi cantieri, alcuni sono già stati completati.
Il Gruppo SCK continuerà ad avere a cuore ogni giorno il benessere e la qualità della vita all’interno delle case e si impegnerà a costruire nuovi pezzi di città sostenibili grazie all’installazione di finestre con alte prestazioni energetiche e alla realizzazione di interventi di riqualificazione edilizia su tutto il territorio nazionale.